La luce del pomeriggio di inizio autunno avvolge le creste e le cime dell’ancora puro Vallone delle Cime Bianche: le forme si alzano precise e dolci, epiteto della femminilità, e la presenza umana appare sì centrale, ma effimera.
La ragazza sulla vetta del Palon di Tzere vive questi spazi ben conscia del suo essere parte del tutto: diviene icona essa stessa, alla stregua della struggente natura che la circonda.

Francesco Sisti
Val d'Ayas, Vallone delle Cime Bianche, Palon di Tzere,